L'intelligenza collettiva

Il  fenomeno ripreso in questo video può essere un interessante esempio per spiegare il concetto di intelligenza colletiva. Nello stormo non esiste un capo, non c'è chi decide dove andare eppure sembra che tutti sappiano cosa fare, dove andare, come muoversi, ancor più eclatante è il fatto quando vengono attaccati da un predatore: sembra sappiano cosa devono fare, pur non decidendo "assieme", altri esempi di questo fenomeno si possono ritrovare nel comportamento di pesci o api.
L'ipotesi è che un gran numero di unità possano cooperare tanto strettamente da divenire indistinguibili da un "singolo" organismo, raggiungendo un unico livello di attenzione che costituisce una adeguata soglia di azione.
Nella rete avviene esattamente questo con il contributo di tutti e nessun coordinamento o decisione si possono creare delle comunità dove il sapere viene condiviso e costruito attraverso quella che viene considerata una sorta di intelligenza collettiva, termine coniato dal filofoso Pierre Lévy, ecco in questo video il suo pensiero:
In Internet e alcune sue applicazioni come il caso eclatante di Wikipedia possono essere considerate come forme o implementazioni di una intelligenza collettiva planetaria, questo grazie al Web2.0 (leggetevi questo bel libro gratuito), ossia la possibilità offerta dalla rete non solo di fruire di contenuti ma di crearli e condividerli .
L'estremo opposto di applicazione sfrutta quello che viene definito la saggezza della folla è il famoso Page Rank.



Ecco una interessante presentazione sul Web 2.0 e l'intelligenza colletivaDalla comunicazione alla condivisione. Web 2.filo0 e social network: l'intelligenza collettiva del XXI secolo

Di seguito una presentazione sulle risorse che sfruttano l'intelligenza colletiva:
Ma quanto creato in rete attraverso il fenomeno dell'intelligenza colletiva offre tuttiaspetti positivi? All'inizio tutti pensavano così ma adesso sembra di no, diversi studiosi cominciano a dubitare su alcuni effetti di questo fenomeno, ecco un esempio di critica.E’ La Somma Che Fa Il Totale?

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